Quotidiano | Categorie: Scuola e formazione, Economia&Aziende

Al Rossi attività di riciclo materiali e mappatura smaltimento rifiuti con Aim: a VicenzaPiùTv parlano il preside e una studentessa

Di Edoardo Andrein Giovedi 26 Gennaio 2017 alle 18:22 | 0 commenti


VicenzaPiùTv è entrata all'interno dei laboratori dell'Itis Rossi per le attività laboratoriali organizzate in collaborazione con Aim Ambiente: attività di riparazione e riuso di biciclette, smontaggio dei componenti di un computer, con relativa separazione dei vari materiali, mappatura e riorganizzazione della raccolta differenziata all’interno dell’Istituto. Ci raccontano l'esperienza il giovane preside dell'istituto, Alberto Frizzo, insediatosi da un anno, e Monica una studentessa di seconda superiore.

Sulla scorta dell’interesse riscosso lo scorso anno – è spiegato in una nota di Aim - si è rinnovata anche in questi giorni la collaborazione tra Aim Ambiente e Itis Rossi nell’ambito dell’ecologia e del riuso dei materiali. Durante i laboratori, i circa 150 gli studenti coinvolti sono stati affiancati da due operatori specializzati che hanno utilizzato il lavoro manuale come strumento didattico per l’educazione al riuso ed al riciclo e della valorizzazione dei beni. Lo svolgimento di tali laboratori si colloca nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione sul Riuso e sulla Reuse Box promossa a Vicenza proprio da Aim Ambiente, in collaborazione con la Cooperativa Insieme.

Non solo – prosegue la nota - ma l'iniziativa di Aim Ambiente si inseriva anche all'interno del progetto “Ri-generazioni”, una settimana particolare nel corso della quale viene data la possibilità agli studenti delle classi Prime e Seconde di riprendere e rivedere i contenuti fino ad ora appresi e di dedicare le proprie energie al superamento delle difficoltà eventualmente incontrate, oppure all’approfondimento di nuovi aspetti e competenze. Si tratta di una proposta didattica ormai consolidata, che ha fornito nel corso degli anni precedenti risultati positivi, sia nell’ambito prettamente didattico, sia in quello della motivazione allo studio.

Leggi tutti gli articoli su: Aim, ITIS Rossi, Aim Ambiente, Alberto Frizzo

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
Gli altri siti del nostro network