Luca Zaia e il piano Sicurezza sul lavoro concordato con enti, parti sociali e associazioni datoriali
Martedi 17 Luglio 2018 alle 22:48
Martedì 17 luglio a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, è stato convocato un tavolo istituzionale sulla sicurezza del lavoro per la firma del patto strategico per la prevenzione del rischio e degli infortuni sui luoghi di lavoro. Al tavolo regionale, istituito dal presidente Luca Zaia all'indomani dell'incidente mortale verificatosi nelle Acciaierie Venete di Padova, hanno partecipato Regione, Spisal, Arpav, Inail, Ispettorato Interregionale del lavoro, Vigili del Fuoco, Ance, Anci e Upi, parti sociali e datoriali (Qui sopra l'intervista a Luca Zaia a fine tavolo e a seguire le decisioni concordate).
Continua a leggereGiorgio Langella e PCI Veneto: al convegno Anpi - Giuristi Democratici di venerdì si parli anche di morti sul lavoro
Lunedi 19 Giugno 2017 alle 09:44Approfitto per esprimere un pensiero (che poi è una richiesta esplicita). Tra i diritti costituzionali violati ogni giorno penso si debbano tenere in debito conto quelli del lavoro, a partire da quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro. Dall'inizio dell'anno sono morti oltre 300 lavoratori (è il dato più alto dal quando l'Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro - che documenta i caduti sul lavoro, anche quelli "non assicurati Inail" - operai).
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Video censurato della Marlane Marzotto, Langella: non si può cancellare la memoria di un dramma
Domenica 7 Maggio 2017 alle 11:11
Caro direttore, ho letto l'articolo sulla cancellazione del video sulla Marlane Marzotto. Direi che ogni notizia sulla Marlane Marzotto (così come quelle sulla sicurezza nel lavoro e del lavoro) è sparita o in via di sparizione dagli organi di informazione. Prima il muro di gomma, adesso il colpo di spugna. Eppure a Praia a Mare sono morte decine di lavoratrici e lavoratori, c'è stato inquinamento, le regole di sicurezza rendevano precaria la vita stessa di chi lavorava in quello stabilimento e di chi ci viveva vicino. Questa è la convinzione di chi ha seguito e segue (con estrema difficoltà vista l'inesistenza di notizie) la storia di quella fabbrica, anche se, forse, nulla si potrebbe dire visto che nessuno è stato giudicato colpevole di niente.
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