Archivio per tag: Marco Ellero

Categorie: Politica

Querele e denunce temerarie: serve ossigeno per l’informazione

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 11:01
ArticleImage Dopo il disastro della Banca Popolare di Vicenza il 25 ottobre 2016 partì il primo processo: contro Gianni Zonin? No, per quello si parte solo il 1° dicembre prossimo, ma iniziò subito il processo da lui chiesto contro di me, direttore di  VicenzaPiù, che avevo rivelato e documentato  la verità anche sui buchi della Fondazione Roi (cfr. “Roi. la Fondazione demolita“, nella foto presentato con Giorgio Meletti e Italo Francesco Baldo) dopo aver iniziato con la mia redazione a raccontare quella sulla BPVi fin dal 13 agosto 2010, poi raccolta in “Vicenza. La città sbancata” che dice tutto quello che a Vicenza nessuno ha raccontato mentre avveniva e che, esaurita la seconda edizione, a breve sarà ancora disponibile con la terza.

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Categorie: Politica, Fatti

Il j'accuse: quando diventano bavaglio le azioni legali contro i cronisti. Il caso di Giovanni Coviello

Lunedi 15 Ottobre 2018 alle 09:59

L'avvocato Marco Ellero, legale del direttore di VicenzaPiù, parlando delle vicende del suo assistito lancia un grido d'allarme «che vale per tutte le piccole testate indipendenti» (pubblicato 8 ottobre alle 11.40, aggiornato il 15 alle 9.59)

In questi giorni è ricominciato il processo al tribunale di Vicenza per l'affaire Banca Popolare di Vicenza. La vicenda dell'ex istituto di via Framarin ha avuto svariati rivoli. Tra questi c'è pure quello dei contenziosi giudiziari avviati dall'ex dominus della banca ed ex dominus della Fondazione Roi Gianni Zonin. Giovanni Coviello, direttore del quotidiano berico VicenzaPiù è stato bersagliato proprio dall'ex presidente con una richiesta di danni per i servizi dedicati dalla testata vicentina alla ex popolare. 

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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