Archivio per tag: Leonardo Bano

Categorie: Politica

Il secondo dei tre confronti di VicenzaPiù: quello tra Filippo Albertin e Leonardo Bano, con Otello Dalla Rosa convitato di pietra

Mercoledi 6 Giugno 2018 alle 14:34

Vi proponiamo qui il secondo (qui il primo) dei tre confronti compIessivi da noi organizzati fra i candidati sindaco di Vicenza sulle soluzioni da ognuno di loro prospettate ai cittadini elettori per alcuni problemi della città: il futuro di Aim, delle quote della ex Fiera di Vicenza, del Parco della Pace o, per chi ha lottao contro la base, Parco per la Pace, della Fondazione Roi e dei soci truffati della Banca Popolare di Vicenza. Dopo il candidato unitario del centrodestra Francesco Rucco (Rucco sindaco) e Andrea Maroso (Siamo Veneto) a "confrontarsi" politicamente non sulla genesi dei problemi ma sul come farli diventare "opportunità" per la città sono ora Filippo Albertin (Potere al Popolo Vicenza) e Leonardo Bano (No Privilegi Politici) col candidato di centrosinistra Otello Dalla Rosa sempre assente...

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Categorie: Politica

Al confronto Cgil tra i sei candidati sindaco non c'era la stampa mainstream troppo impegnata sui dossier: di area sartoriana?

Lunedi 28 Maggio 2018 alle 22:55

Tutti e sei i candidati sindaco erano stamane 28 maggio all'assemblea CGIL di Vicenza e provincia per un confronto che si annunciava interessante visto l'uditorio e il lavoro di preparazione per cui ci aspettavamo una folta presenza della stampa mainstream. La segreteria generale della Cgil aveva, infatti, riassunto in 14 tematiche le decine e decine di domande raccolte tra iscritti, dirigenti e quadri della Camera del lavoro di Vicenza per parlare, ha detto nel suo intervento di apertura il segretario generale provinciale del maggiore sindacato nazionale Giampaolo Zanni.

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Categorie: Politica

La rambla a campo Marzo, "un candidato" sindaco di Vicenza ci punta così: l'esercito usi il manganello, è criminale che i profughi a vent'anni non lavorino fino a sentenza...

Lunedi 7 Maggio 2018 alle 18:02

"Campo Marzo è il mio impegno per Vicenza, è il patto che voglio fare con i vicentini ed è la ragione fondamentale per cui ho deciso di tenere la delega alla sicurezza. Bisogna fare delle cose molto concrete e fattibili. La prima presidio fisso di polizia, la seconda i militari rimangono almeno fino a tutto il 2019 e se c'è bisogno di usare il manganello devono usare il manganello". Se non siete già corsi a vedere il breve video tratto dall'intervista a un candidato sindaco di Vicenza per il Tg di Rete Veneta del 20 aprile scorso e segnalatoci da un lettore qualche giorno fa di sicuro la attribuirete a un vero "destro" duro e puro e magari con qualche nostalgia per i manganelli di triste memoria.

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Categorie: Politica

Francesco Rucco e i N9VE punti del suo programma da candidato sindaco: il mio vero e unico avversaro è Otello Dalla Rosa

Sabato 7 Aprile 2018 alle 18:50

Checché ne dica Umberto Nicolai che, da gran "marpione" della politica qual è, definisce Fabio Mantovani come il vero avversario di Otello Dalla Rosa nella corsa del 7 giugno con probabilissimo ballottaggio il 24 per palazzo Trissino, oggi, 7 aprile, Francesco Rucco, il candidato sindaco di Vicenza di centro destra espresso da sei civiche e da Fratelli d'Italia, ha presentato all'Hotel Tiepolo con i 9 punti del suo programma (qui il video esclusivo di VicenzaPiùTv) la sua previsione per la competizione di giugno che noi sottoscriviamo sia pur con tutte le cautele di una "scommessa" fatta a più di due mesi dal primo round, quello che, degli attuali sei candidati, ne lascerà in campo solo due.

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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