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Categorie: Fatti

VicenzaPiu.tv, la tv streaming di Vicenza. La nuova programmazione con la nostra parola d'ordine: "Indipendenza"

Lunedi 19 Giugno 2017 alle 11:30
ArticleImage Pubblicato alle 16.55 del 9 giugno, aggiornato alle 14.32 dell'11 giugno. Una volta c'era la tv, ora c'è lo streaming, recita lo spot di VicenzaPiu.com, e infatti da lunedì 12 giugno 2017 la nostra emittente VicenzaPiu.tv ha iniziato a trasmettere con una programmazione regolare e non più provvisoria (qui il palinsesto). Si tratta di produzioni legate al mondo della cultura, di programmi d'inchiesta realizzati dalla redazione giornalistica di VicenzaPiù.com, di rubriche su vari argomenti e di programmi di puro intrattenimento e spettacolo. Inoltre a brevissimo partirà un appuntamento giornaliero con la rassegna delle principali notizie raccontate dalla stampa locale e nazionale, seguita da un breve resoconto sulla situazione delle principali borse europee e mondiali.

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Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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