Archivio per tag: Hit show di Vicenza

Categorie: Politica, Fatti

Impegno di Salvini all'Hit Show mantenuto: più facile possedere un'arma da guerra

Lunedi 10 Settembre 2018 alle 09:39

L'impegno scritto preso da Matteo Salvini davanti alla lobby delle armi diventa oggi una legge dello Stato. La Gazzetta Ufficiale ha infatti pubblicato il decreto legislativo 104 del 10 agosto 2018 con il quale l'Italia recepisce la direttiva europea 477, e lo fa nel modo più "generoso" - per le lobby - possibile, almeno stando alle proteste che immediatamente si sono levate da parte del fronte anti-armi. Per capire bene il senso di tutta questa vicenda occorre partire dal patto d'onore che Salvini firmò lo scorso 11 febbraio (qui il video esclusivo, ndr), in piena campagna elettorale, all'Hit show di Vicenza. In una saletta riservata della Fiera, l'allora candidato Salvini incontrò i rappresentanti del "Comitato Direttiva 477". 

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Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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