I soci di "Noi che credevamo nella BPVi" costringono Achille Variati ad aprire i cancelli chiusi di Palazzo Trissino e a subire un nuovo "atterramento" da parte di Luigi Ugone
Lunedi 10 Luglio 2017 alle 23:21Pubblicato alle 20-53, aggiornaato alle 23.21. Se dopo l'assemblea al Palasport di Viale Vittorio Veneto bisognava avere una conferma che l'unico personaggio pubblico e l'unico gruppo di vicentini in grado di mettere in difficoltà quel maestro della navigazione politica che è Achille Variati, ebbene oggi la conferma l'hanno data con forza pari alla dignità Luigi Ugone e gli associati a "Noi che credevamo nella BPVi", di cui è presidente e di cui gli oltre 100 rappresentanti odierni davanti e poi dentro Palazzo Trissino hanno mostrato la disperazione a un Variati che per la prima volta è stato costretto a definirli "truffati" da Gianni Zonin e dal sistema finaanziario. Abbiamo trasmesso in diretta su FB la cronaca dell'incontro scontro (Variati ha dovuto aprire i cancelli prima fatti chiudere daavntia lal folla e già questo è significativo), ma ve la riproponiamo qui.
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