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Il sexting, prof. Michele Lucivero: la spettacolarizzazione dell'intimo

 

Il tema d'indagine del progetto Sexteen (La sessualità degli adolescenti. Quanti punti di vista?) è il sexting, in particolare vogliamo indagare le motivazioni che spingono i giovani, ma anche gli adulti, a inviare per mezzo dei cellulari o attraverso i social network a propri conoscenti messaggi di testo, ma soprattutto immagini e video, con esplicito riferimento sessuale di sé stessi Si tratta di un fenomeno complesso, che coinvolge non solo il sesso o, più in generale la sessualità, ma, nella fattispecie, anche la sua spettacolarizzazione, poiché ne va della diffusione di immagini personali, che, in teoria, dovrebbero restare segrete, intime, oltre a problemi legali connessi alla tutela della privacy, soprattutto se ci sono di mezzo dei minori.

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Crac banche venete, da piazza dei Signori le proposte di Fratelli d'Italia Vicenza per un sistema bancario al servizio di famiglie e imprese

Ha schierato la "formazione titolare" Fratelli d'Italia nella città "cuore della crisi bancaria", come ha definito Vicenza il senatore Adolfo Urso arrivato da Roma e da un Parlamento, ci ha confidato, vuoto e con i lavori fermi a causa delle difficoltà attuali del governo. Crisi delle banche che ha travolto migliaia di risparmiatori e per la quale il partito di Giorgia Meloni è da lungo tempo impegnato nella battaglia per sanare una situazione che ha mandato in crisi famiglie e aziende.

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Al processo BPVi davanti al gup Venditti i difensori di Marin, Pellegrini, Giustini e Zigliotto. Il prof. Bettiol: loro tesi mi paiono insufficienti al non rinvio a giudizio. Sabato c'è Piazzetta

Stralciata per gravi motivi di salute la posizione dell'ex dg e per pochi mesi Ad della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, sentite la difese di Giovanni Zonin (avv. Enrico Ambrosetti: "è l'Ettore di Vicenza!") e iniziate quelle degli altri imputati nel processo BPVi (se l'istituto è difeso dall'avv. Francesco Mucciarelli i reati ipotizzati sono aggiotaggio aggravato e ostacolo alla vigilanza), oggi nell'aula C nel sotterraneo del tribunale di Vicenza, agibile in assenza di... innalzamenti del livello dei due fiumi nelle cui prossimità qualcuno ha pensato di costruire uno dei tribunali più auto inquisiti d'Italia, sono sfilate davanti a Roberto Venditti.

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Il ring di Renato Ellero, round 2: "il debito acquistato dagli italiani? Il debito tagliato? Salvini? Boeri? Ma facciamoci una passeggiata...!"

 

Renato Ellero, avvocato, docente universitario e senatore della repubblica con la Lega Nord e poi con la sua Lif, in questo secondo round della sua rubrica "Il ring di Renato Ellero" (il primo ha riguardato "Europa, deficit - pil, ministri, reddito di cittadinanza, galera... ") con la sua solita impudente verve polemica spara alzo zero contro scorciatoie per il rilancio dell'economia e, quindi, dell'Italia come l'acquisto, alla giapponese, di parte del debito pubblico nazionale (oggi ammonta a circa 2.400 miliardi di euro) da parte dei risparmiatori italiani (hanno raccolto nel tempo circa 4.300 miliardi patrimoni immobiliari a parte) o, più radicalmente come l'Argentina), di azzerare o, almeno tagliare il debito. Sentite cosa dice e vedete come lo dice anche conto Salvini, Boeri & c. Tutto negativo? No le strade ci sarebbero....

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Giovanni Dalla-Valle e Andrea Arman, dopo un evento pro vittime banche venete scontro legale tra ex amici. Lo psichiatra accusa di tentato omicidio l'avvocato, che non risponde. E don Torta non pacificherebbe

Pubblicato il 15 alle 23.05, aggiornato il 16 alle 9.40. Il 18 settembre scorso veniamo contattati da Giovanni Dalla-Valle, uno psichiatra veneto e indipendentista (avevamo scritto venetista, ma ha precisato di essere "indipendentista", ndr) che da anni esercita a Londra e che si qualifica come direttore della fondazione, appunto indipendentista, Venetian Ambassador, che, leggiamo in numerosi articoli e sul suo sito, è "l'organizzazione internazionale non-profit che promuove l'immagine, il lavoro e gli interessi dei Cittadini Veneti nel Mondo e di chiunque venga in contatto con loro...". Dalla-Valle assurge anche alle cronache del Guardian (ne riferisce da noi Il Giornale di Vicenza) come espressione dell'autonomismo correlato con quello scozzese. 

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Finanza Più in chiaro n. 2, Giancarlo Marcotti: chi paga lo spread e l'euro che non è moneta unica ma un sistema di cambi bloccati

Il secondo numero delle nuova rubrica "Vicenza Più Finanza" (il primo ci ha raccontato come la finanza moderna nasce con i Rothschild e che uno dei suoi figli è l'euro) in cui con Giancarlo Marcotti, direttore di Finanzainchiaro.it e noto consulente finanziario prova a fare, senza salire in cattedra ma con semplicità un po' di "cultura finanziaria", si occupa degli effetti dello spread e dell'assenza di un regolatore come la "svalutazione" di una moneta visto che l'euro non è una moneta unica ma un sistema di cambi bloccati per i paesi europei che lo hanno adottato rinunciando alla propria valuta "regolabile". Chi li paga?

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Il j'accuse: quando diventano bavaglio le azioni legali contro i cronisti. Il caso di Giovanni Coviello

L'avvocato Marco Ellero, legale del direttore di VicenzaPiù, parlando delle vicende del suo assistito lancia un grido d'allarme «che vale per tutte le piccole testate indipendenti» (pubblicato 8 ottobre alle 11.40, aggiornato il 15 alle 9.59)

In questi giorni è ricominciato il processo al tribunale di Vicenza per l'affaire Banca Popolare di Vicenza. La vicenda dell'ex istituto di via Framarin ha avuto svariati rivoli. Tra questi c'è pure quello dei contenziosi giudiziari avviati dall'ex dominus della banca ed ex dominus della Fondazione Roi Gianni Zonin. Giovanni Coviello, direttore del quotidiano berico VicenzaPiù è stato bersagliato proprio dall'ex presidente con una richiesta di danni per i servizi dedicati dalla testata vicentina alla ex popolare. 

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Greenpeace ancora in azione a Trissino contro Pfas Miteni e contro "festa" Erika Stefani con politici per monumento vicino

 

Questo pomeriggio, durante l'inaugurazione di un monumento posizionato in prossimità della Miteni di Trissino, climber di Greenpeace - come si legge nella nota e si vede nel video che pubblichiamo - hanno aperto due banner con scritto "Bonifica subito" e "Stop Pfas" sulla facciata di un centro commerciale poco distante. All'inaugurazione del monumento erano presenti il sindaco di Trissino, autorità regionali e il ministro degli Affari Regionali, Erika Stefani.

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Azione davanti alla Miteni, Greenpeace: l'inquinamento da Pfas è un crimine ambientale

Questa mattina attivisti di Greenpeace - si legge nella nota che pubblichiamo e si vede nel suo video qui mostrato - hanno aperto uno striscione a forma di freccia, indirizzato verso l'ingresso della Miteni, a Trissino, con il messaggio "Crimini ambientali in corso". In contemporanea altri attivisti hanno aperto uno striscione con la scritta "Bonifica subito". La protesta pacifica è avvenuta poche ore prima dell'inaugurazione di un monumento che si terrà a poca distanza rispetto alla Miteni. Evento a cui dovrebbero partecipare istituzioni cittadine, regionali e rappresentanti del governo nazionale.

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"Il ring" di Renato Ellero, round 1: Europa, deficit - pil, ministri, reddito di cittadinanza, galera... Ma anche Salvini, Di Maio, Tria e poi Ulss 8, magistrati e non solo

Renato Ellero, veneziano di orgogliosa nascita, di passaggio a Padova e da anni tuonante da quel di Vicenza fino e anche oltre il parlanento, in questo primo round della sua rubrica "Il ring di Renato Ellero" prima si racconta come avvocato, docente universitario e senatore della repubblica con la Lega Nord e poi con la sua Lif, prima di "mandare tutti a quel pa... radiso", poi affronta con noi il primo tema onnicomprensivo, contemporaneo ma anche perenne e futuro, sulle relazioni con l'Europa ("se chiedi soldi e mi dai del coglione quella è la porta...").

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Bitonci conferma che passa la "rivoluzione" del "ristoro" come da legge 205 e ne allarga subito la dotazione ma evidenzia le balle di Arman e la debolezza della associazioni divise

Tiriamoci un attimo fuori dalla bagarre ed esaminiamo le dichiarazioni fatte, a tutti i rappresentanti presenti delle associazioni dei soci BPVi, Veneto Banca e 4 banche risolte, dall'on. Massimo Bitonci(Lega) sottosegretario del MEF, e diffuse anche da Radiocor (da noi subito riportate il 4 ottobre) e, soprattutto, le sue dichiarazioni in voce e senza filtri a Rete Veneta ieri 12 ottobre molto più inequivocabili nel caso le agenzie del 4 agosto fossero state troppo sintetiche o avessero frainteso qualche affermazione sua o del collega Alessio Villarosa (M5S).

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Commenti degli utenti

Domenica 28 Ottobre 2018 alle 22:37 da Kaiser
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Sabato 27 Ottobre 2018 alle 12:57 da zenocarino
In Aim, è Gianfranco Vivian il nuovo amministratore unico del gruppo: il video della conferenza stampa di Francesco Rucco

Giovedi 11 Ottobre 2018 alle 07:02 da kairos
In Pd e civici di csx della città di Vicenza dicono no a Rucco in Provincia. Dure accuse alla dem Luisetto. Le interviste a Spiller, Marchetti, Colombara e Tosetto: "presi in giro"

Giovedi 2 Agosto 2018 alle 16:26 da PaolaFarina
In Il Clan dei Tamimi: un "racconto diverso" sulla vicenda di Ahed Tamini, l'attivista palestinese diciassettenne appena liberata
Rispondo a Germano Raniero dal mio articolo che, come dice Raniero è monco. Me lo hanno fatto notare in tanti, ma scrivere la storia dei Tamimi bisognerebbe farlo a puntate. Chi come Raniero, cerca giustificazioni nell'asset familiare e nell'ambiente di questa attricetta (già protagonista di un documentario), chi si aggrappa "all'occupazione" (occupazione?) ai lager della Cisgiordania, spesso contrapposti ad alberghi a cinque stelle dove dormono i paraculati delle ONG, chi tollera il terrorismo da ritorsione, sappia che spontaneo o da ritorsione, sempre terrorismo è fa sminuire la figura da pacifista a pacifinto, perché non ci può essere pace costruita su fondamenta di terrorismo. Io sto cercando di evidenziare che la promozione di questa stronzetta viene abilmente sovrapposta all’attività terroristica dei compenti della sua famiglia. Detto questo l'attricette eretta a paladina è contestata anche dai palestinesi, perché non rappresenta un'icona di salvatrice della patria, Ahed è un nuovo simbolo difforme della resistenza palestinese,anche per il suo look occidentale, quasi americanizzato, per la sua fisicità e il suo stile di vita (non porta il velo, tocca i maschi…una vera combattente per la causa palestinese non lo farebbe mai, se io, alla mia età toccassi le palle ai militari israeliani finirei in galera e butterebbero via le chiavi...per via dell’età)… Questi atteggiamenti non rappresentano lo stereotipo della bambina palestinese, quanto una figura mediatica di successo (trovo strano che la maggioranza dei giornalisti non si sia posto questo problema), creata ad arte, per arricchire la famiglia che è stata anche foraggiata da Erdogan con regalie varie….e adesso ditelo a Erdogan...tanto non mi mette in prigione, perché le sue galere sono piene di dissidenti, tra il silenzio di questi pacifisti di basso livello.
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